Il progetto nasce a seguito di una ampia disamina territoriale svolta nella Repubblica Democratica del Congo. Gli scriventi, giunti in questo paese per motivi adottivi, hanno poi, con un naturale spirito di cooperazione e sostegno, voluto continuare ad ausiliare le realtà esistenti sul territorio, cercando di individuare le attività che, maggiormente possano rappresentare un idoneo e valido sostegno economico, sanitario e più in generale di sviluppo sociale per le varie realtà etniche esistenti.
Una prima considerazione riguarda la situazione di differente degrado in cui soffre la capitale, Kinshasa; milioni di persone che giunte qui magari con probabili prospettive di lavoro e benessere sociale, ora quotidianamente si affannano a sopravvivere, creando periferie e quartieri impoveriti e dall’evidente scadimento sociale ed umano. Una situazione dove, oltre l’indigenza, risulta assordante l’incuria generale in cui sopravvivono, a volte con durissime difficoltà, specialmente bambini e ragazzi.
La seconda valutazione scaturisce evidente dopo aver sostenuto un lungo viaggio effettuato nel Basso Congo, visitando i villaggi e le zone ricadenti in questa parte della nazione.
Strade polverose e case spartane, senza servizi e luce elettrica, ma tutt’intorno, sotto il sole subtropicale, vegetazione lussureggiante, coltivazioni, acqua e vari allevamenti avicoli, di ovini e di altri animali.
Progetto:
il progetto prevede la collocazione di una idonea installazione di pannelli solari atti alla produzione di elettricità congrua all’impiego di:

• 1 Pompa idraulica utile all’invio di una piccola portata d’acqua proveniente dalla sorgente posta ad una distanza di ca 900 metri dal centro del villaggio;
• 1 frigorifero atto al mantenimento di farmaci e di derrate alimentari deperibili soprattutto destinate a bambini di varie età, dalla neonatale in poi;
• 3 piccoli impianti luce destinati all’illuminazione del villaggio : una al centro dello stesso e due collocate sulla strada di arrivo e transito.